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Le diverse forme della violenza

Introduzione:

La violenza è un comportamento il cui fine è quello di arrecare un danno ad un altro essere vivente. Non si manifesta in un’unica forma ma assume varie sfaccettature, impattando profondamente le vite di molte persone. In questo articolo esploreremo le diverse forme di violenza, dalla più evidente a quella più insidiosa, cercando di comprendere come riconoscerle e affrontarle per promuovere un cambiamento positivo.

1. Violenza Fisica: la più tangibile

La violenza fisica è la forma più tangibile e visibile di abuso ed è realizzata mediante l’uso della forza fisica mediante spinte, strattoni, strangolamenti, soffocamenti, strozzamenti, bruciature, tagli, amputazuinu, sberle, pugni, gomitate, calci, ginocchiate e l’uso di armi, proprie o improprie.

E’ la violenza più semplice da comprendere, quella che più facilmente viene riconosciuta ed è anche quella più oggettiva, in quanto refertabile: un occhio nero può essere fotografato, una costola rotta individuata con una radiografia.

La violenza fisica produce lesioni evidenti e cicatrici che vanno al di là della superficie.

2. Violenza Emotiva: Le Cicatrici Invisibili dell’Anima

La violenza emotiva può lasciare cicatrici profonde, non sempre visibili agli occhi. La violenza emotiva ha come fine di distruggere l’autostima della vittima ed è realizzata principalmente mediante l’uso delle parole (violenza verbale). Si può attuare su due livelli diversi: il primo è più manifesto e consiste in insulti e denigrazioni palesi (non vali un cazzo, sei una buona a nulla, troia, sei solo un buco, sei una pessima madre…) mentre il secondo è più subdolo e prevede l’utilizzo del sarcasmo (tanto caro ai narcisisti), battute ed accuse indirette (ma io stavo solo scherzando! Oh, non sai stare proprio agli scherzi! E fatti una risata ogni tanto!).

Spesso viene anche manipolato il senso di colpa, portando così la vittima a colpevolizzarsi per qualcosa di cui in realtà non ha responsabilità.

3. Violenza Psicologica: Il Potere della Paura

La violenza psicologica invece produce stati di paura e terrore in chi ne è bersaglio. E’ un parente molto stretto della violenza emotiva e ne amplifica le conseguenze. Chi vive in questa condizione è portato a monitorare continuamente sia i comportamenti del proprio partner che i propri, cercando il più possibile di non produrre reazioni esplosive nel proprio compagno. Alcune hanno dichiarato di aver invece preferito provocare l’esplosione nel proprio partner perchè vivere costantemente con la sensazione di camminare costantemente sulle uova era troppo snervante.

Infatti gli episodi di violenza si verificano in modo improvviso ed inaspettato, rendendo impossibile in molte occasione per la vittima di prevedere cosa possa funzionare da trigger.

L’imprevedibilità è un altro modo in cui si manifesta il controllo.

4. Violenza Economica: Le Catene del Controllo Finanziario

La violenza economica è spesso sottovalutata, ma può essere altrettanto distruttiva. Per lo più poco conosciuta, è in realtà più comune di quanto si ritenga. La violenza economica riguarda il privare il partner della libertà economica, impedendole di lavorare o costringendola a dover rendere conto dei propri risparmi.

Una delle scuse più utilizzate per far si che la propria partner lasci il lavoro è quella di giustificare la richiesta con la scusa che in questo modo può occuparsi meglio dei figli e della casa.

E’ il partner che lavora quindi nella posizione di forza, elargendo misere quantità di denaro spesso insufficienti per poter compiere le spese quotidiane.

Chi è senza una fonte di reddito si ritrova così senza avere alcuna libertà di movimento e di decisione. Non a caso molti Centri Anti Violenza offrono la possibilità di alloggio sia per le madri che per i figli.

5. Violenza Sessuale: Denigrare e stuprare

La violenza sessuale riguarda l’imposizione di qualsiasi comportamento di natura sessuale – dal bacio al rapporto completo – contro la volontà dell’altra persona. Questo anche fra coniugi: se il sesso viene estorto è stupro.

Può capitare che il partner obblighi la propria compagna a visionare materiale pornografico nel tentativo di normalizzare una pratica per lei inaccettabile (vedi come si diverte? E’ una cosa normale, non c’è niente di male) o che la convinca a pratiche più estreme come il bondage: in questo caso ha la scusa per poter praticare violenza fisica senza però poter essere accusato (era consenziente).

Nella violenza sessuale rientra anche costringere all’aborto nel caso di gravidanza.

La violenza sessuale non ha nulla a che vedere con la sessualità, il sano relazionarsi ed uno scambio empatico: è una pratica invece denigratoria per chi la riceve che finisce per sentirsi violata e sporca.

In molti casi il partner maschile può esigere un rapporto sessuale dopo una violenza: in questo modo ha il duplice effetto di esercitare ancora controllo sulla donna e di calmarsi tramite il rilascio di endorfine.

6. Violenza Assistita: Il Trauma Intergenerazionale

La violenza assistita coinvolge individui vulnerabili, spesso soggetti a maltrattamenti. Con violenza assistita si fa riferimento per lo più alla presenza di minori in contesti di violenza domestica. In questo caso i minori non sono oggetto di violenza, ma vi assistono in qualche modo:

  • direttamente: nel caso in cui si trovino fisicamente nello stesso luogo al momento della violenza
  • indirettamente: nel caso in cui siano altrove nel momento della violenza e ne vivano le conseguenze (come tornare a casa e trovare tutto distrutto e la propria madre con un occhio nero che piange)

Una delle convinzioni che tengono una donna in una relazione è che il partner sia un buon padre anche se la maltratta. Tuttavia non è così: vivere in un ambiente violento e vedere una delle figure genitoriali oggetto di violenza, priva il minore della possibilità di crescere sicuro di sè stesso e delle abilità di relazionarsi in modo sano con gli altri.

Anche se non è automaticamente detto che sia così, molti partner abusanti provengono da un ambiente a sua volta abusante ed hanno introiettato questi modelli proprio perchè ne hanno fatto esperienza da piccoli.

Conclusioni

Riconoscere le diverse forme di violenza è essenziale per affrontarle. E’ assolutamente importante la consapevolezza e l’educazione per poter riconoscere le dinamiche abusanti e chiedere aiuto.

Se sei vittima di violenza chiama il 1522 o il 112.

Jacopo

Bibliografia

  • Guarire dall’abuso nascosto” di Shannon Thomas, Eternity 2016;
  • Difendersi dai narcisisti” di Les Carter, TEA 2010;
  • Uomini che maltrattano le donne” di Lundy Bancroft, Vallardi 2013;
  • Become the narcisist’s Nightmare” di Shahida Arabi, SCW Archer Publishing 2016;
  • Parent training in situazioni di violenza domestica. Guida pratica per un intervento efficace” di Kate Iwi, Chris Newman, Erikson 2017.

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